m.other

M.Other è il secondo capitolo della Trilogia dell’Inadeguatezza di Rifiuti Speciali, il sequel di No Kids. Stato di gravidanza, spettacolo che affrontava la gravidanza decostruendone i luoghi comuni.

Con Ornela Marcon, Manuela Fischietti e Beatrice Uber

Testo e regia Manuela Fischietti

Luci Claudio Zanna

Uno spettacolo di Rifiuti Speciali

in co-produzione con Trento Spettacoli e Festival Pergine Spettacolo Aperto 2015 e con il sostegno di Fondazione Caritro e Spazio Off Trento

M.Other è il secondo spettacolo della Trilogia dell’inadeguatezza dei Rifiuti Speciali. Il sequel di 'No Kids­_Stato di gravidanza, la prima pièce della compagnia Rifiuti Speciali che affrontava il tema della gravidanza con l’intento di scardinarne i principali luoghi comuni. Al centro dell’analisi rimane sempre l’universo femminile, ma con M.other viene approfondito il senso di inadeguatezza rispetto a un duplice ruolo, quello di donna e di madre, e al dilemma che porta con sé: la scelta della maternità quanto pregiudica l’affermazione della propria identità personale? Qual è il prezzo che ancora oggi una donna paga per diventare madre? Quale e quanta parte di sé abbandona o delega? Chi definisce il sottile confine (se esiste) tra buona e cattiva madre? Queste le domande di partenza.

Abbiamo esplorato l’identità femminile e la continua lotta che deriva dai molteplici personaggi che, come a teatro, una donna interpreta nella società costretta ad un continuo bivio, un implacabile out out, che la pone in bilico tra il senso del dovere e la propria autoaffermazione: la carriera o la famiglia, il tempo libero o la cura dei figli, il sostegno alla genitorialità o la totale, e spesso solitaria, assunzione di responsabilità. M.Other parte dalla donna e su di essa torna. Senza mai perderla di vista. La osserva nel suo diventare madre, nel suo rinunciare ad essere ancora figlia, nel suo perdersi nel rimanere donna, nel suo fondersi nel rapporto materno. Tre voci femminili amplificano l’esperienza dell’essere madre oggi, discutendo del loro ruolo di mogli, lavoratrici, figlie, madri, amanti, donne. Il nostro lavoro è partito dalla lettura di opere classiche e contemporanee, di iconografie e testimonianze quotidiane. Medea, Anna Karenina, Madame Bovary, Maria Addolorata, Eva, la matrigna di Cenerentola, Belen Rodriguez sono state le nostre ispirazioni. Abbiamo scelto di ambientare lo spettacolo in un non luogo in cui le tre protagoniste sembrano quasi intrappolate, luogo di un rituale incontro quotidiano con altre madri: il parco. Un non luogo dove le tre donne cercano disperatamente di esprimere il loro disagio e le loro fatiche travestite da mamme perfette.

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No Kids. Stato di gravidanza

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Due. Una storia d'amore